MRGE – Epidemiologia

Nel 1985 Castell (10) ha paragonato l’epidemiologia della MRGE ad un iceberg in cui lo strato affiorante, rappresentato dai pazienti che consultano il medico, costituisce soltanto una piccola parte del totale delle persone affette da questa patologia, mentre la porzione sommersa è costituita da coloro i quali non ritengono opportuno o necessario ricorrere al medico perché hanno imparato a convivere con disturbi di lieve entità o perché si affidano a farmaci autoprescritti. I dati della letteratura relativi alla prevalenza della malattia da reflusso sono essenzialmente basati sulla presenza della pirosi; due studi eseguiti con questo criterio hanno evidenziato che una percentuale oscillante fra il 36 e il 44% della popolazione studiata manifesta almeno un episodio mensile di pirosi (11, 12) mentre nel 7% dei casi il sintomo è quotidiano (12). In un altro studio eseguito su una popolazione finlandese chiamata a rispondere a un questionario si è osservata una prevalenza del 20% del sintomo pirosi (13).

I dati di uno studio americano rivelano che il 61 % della popolazione con pirosi, il sintomo più significativo di malattia da reflusso, non ha mai consultato il proprio medico (14), mentre altri evidenziano che solo il 65 % dei pazienti con esofagite lamenti pirosi (15).

L’esofagite accertata endoscopicamente in popolazioni selezionate si riscontra in una percentuale variabile dall’1.1 al 65% dei pazienti sintomatici (16); 9% in uno studio italiano (17). Nei pazienti non selezionati che si rivolgono ai medici di medicina generale la prevalenza dell’esofagite, di solito di grado lieve (1-2 di Savary-Miller o A-B di Los Angeles) è nell’ordine del 5% (18-21).

La malattia da reflusso tende ad aumentare con l’età, in particolare dopo i 40 anni, e non esiste una chiara differenza tra i due sessi, eccetto che per l’esofago di Barrett, più frequente nell’uomo. Nel caso di comparsa di adenocarcinoma sulla mucosa metaplastica il rapporto uomo/donna arriva a 6:1 (22).

MRGE – Terapia chirurgica

Considerazioni sulle indicazioni alla terapia chirurgiche

La chirurgia risulta essere un’arma terapeutica in più nell’algoritmo decisionale del trattamento della MRGE. Il vantaggio maggiore è quello di offrire una soluzione definitiva al problema, migliorando la sintomatologia e prevenendo le complicanze. Tuttavia non è infrequente osservare che l’indicazione chirurgica non sia corretta.

Spesso il semplice riscontro di un’ernia iatale viene interpretato come un’indicazione formale alla terapia chirurgica e non come un’alterazione anatomica, frequente anche nella popolazione normale, e che, associata alla MRGE, non altera significativamente la risposta alla terapia medica.

In altre occasioni l’indicazione chirurgica appare la logica conclusione di una mancata risposta alla terapia medica ignorando il fatto che i pazienti che più traggono beneficio dalla terapia chirurgica sono proprio quelli che rispondono alla terapia medica; è inoltre opportuno sottolineare che spesso viene considerata una “mancata risposta” alla terapia medica una terapia condotta con farmaci non idonei o a dosaggi non adeguati.

 

MRGE – Presentazione Clinica

L’anamnesi rappresenta il primo elemento di diagnosi ed è fondamentale che il medico si soffermi a lungo sull’analisi della storia clinica del paziente.

 Concetti Chiave

Caratteristica dei sintomi

Sintomi esofagei tipici

Pirosi

Rigurgito


Sintomi esofagei non tipici

Disfagia

Odinofagia

Bolo faringeo


Sintomi atipici

Dolore toracico

Dolore epigastrico

Disfonia, Afonia

Tosse cronica

Asma

Scialorrea


Durata dei sintomi

Risposta clinica a precedenti terapie